La concessione cimiteriale è il provvedimento amministrativo con il quale viene effettuata l’assegnazione delle sepolture private per la collocazione dei defunti.
Al termine del periodo di concessione, o quando previsto dai Regolamenti (30 anni per i loculi e 10 anni per le inumazioni), le salme vengono estratte dalle rispettive sepolture per verificarne lo stato di decomposizione.
In seguito a un decesso i parenti stretti del defunto si dovranno occupare di tutti gli aspetti relativi all’organizzazione del rito funebre. Tra questi rientra anche lo svolgimento delle pratiche per la sepoltura.
Per il trasporto di una salma, di ceneri o di resti mortali mineralizzati dall'Italia al paese di appartenenza/origine del defunto per la sepoltura, è necessario conseguire l'autorizzazione per l'estradizione.
Con l’approvazione della legge regionale 19/2004 è possibile ottenere in affido le ceneri ed anche disperdere in natura o all’interno dei cimiteri le ceneri.
Le cremazioni possono essere effettuate sia per salme o resti, e possono essere autorizzate dal Comune dove è avvenuto il decesso o dove si trovano i resti mortali.
I trasporti funebri di cadaveri, ceneri e resti mortali devono essere autorizzati dal Comune. È vietato fissare date, orari e modalità di cerimonie funebri, senza prima avere contattato ed avuto il necessario consenso dell’Ufficio cimiteriale.
La denuncia di morte è il primo adempimento da fare in caso di decesso di un familiare all’Ufficiale di Stato Civile del Comune dove si è verificato l’evento.
La polizia mortuaria e i servizi cimiteriali si occupano delle pratiche funerarie successive alla morte di una persona, delle regole per il trasporto funebre e dell’accoglimento della salma nei cimiteri.